Gli interni delle stanze sono ispirati alle fotografie che Paul Scheuermeier, linguista svizzero, scattò in Abruzzo negli anni 20 del Novecento. Per conservare l’unità estetico-affettiva degli interni ed evitare il sovra-utilizzo di materiale contemporaneo, si è ricorso all’impiego di oggetti autoctoni spesso archiviati in musei o, dove necessario, all’impiego di materiale di recupero anche decontestualizzato. La ricerca dell’anima più arcaica di questi spazi ha condotto alla preservazione delle piccole finestre, della luce fioca, dei pavimenti irregolari e alla scelta dei singoli dettagli, come saponi artigianali non profumati, ottenuti da olio di oliva e prodotti secondo metodi rigorosamente tradizionali e un sapone per capelli all’olio di lupini, realizzato seguendo una ricerca sulla medicina popolare. L’unica “licenza poetica” applicata, per comprensibili ragioni, è la scelta di sanitari contemporanei, sobri, geometrici e dal design estremamente riconoscibile.
In tutte le camere: Materasso di lana poggiato su tavolaccio in legno su struttura in ferro battuto. Coperte con antico disegno abruzzese, filate sul telaio dell’800 con lana tinta naturalmente. Saponi artigianali ottenuti con olio d’oliva e cera d’api con miscelazione a caldo realizzati a mano, senza schiumogeni e tensioattivi. Candele artigianali interamente colate a mano.
A partire da € 85,00 a persona a notte