Escursione Guidata in Canoa nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano
Nel tratto teramano, fra due Comuni, Pineto e Silvi, l’area marina delimita sette chilometri di costa e completa un programma di protezione e valorizzazione dell’ambiente affiancandosi alla rete di oasi sottomarine che hanno consentito, in questi anni, la salvaguardia, il ripopolamento e lo studio dell’ecosistema marino.
Nel nome, in realtà un toponimo, “Torre del Cerrano”, i simboli della storia e dell’identità di questo territorio. Cerrano, il torrente che scende dalle colline di Atri – dove si trovano gli spendidi calanchi, altra area protetta – e sfocia nella marina di Silvi, e la Torre, costruita nel 1568 dagli spagnoli, baluardo contro i pirati saraceni. Il fortilizio si affaccia fra le dune, completamente restaurato e sede del Centro di biologia marina, a due chilometri dal centro di Pineto (https://www.torredelcerrano.it/territorio.html)
Lo specchio d’acqua dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, presenta due tipologie ambientali ben distinte e in stretta relazione tra esse: i tipici fondali sabbiosi adriatici, che caratterizzano la porzione più estesa dell’area, e alcune parti di scogliere di fondo,determinate sia dai massi semisommersi dell’antico porto di Atri che dalle strutture sommerse dell’oasi di protezione marina provinciale, oltre che da alcuni affioramenti di formazioni geologiche conglomeratiche.
Nell’area è presente un buon numero di specie animali marine sia pelagiche che bentoniche e un piccolo ma nutrito contingente di specie vegetali. Oltre ai bellissimi esemplari di un piccolo e raro Gasteropode dell’adriatico, come la Trivia adriatica, e alle imponenti biocostruzioni della Sabellaria halcocki, nell’ambiente subacqueo dell’area protetta è facile imbattersi in svariate specie di pesci e molluschi tra i quali spiccano gronchi, spigole, sogliole e saraghi, che vivono a contatto con i fondali sabbiosi caratterizzati da estesi e importanti banchi di Chamelea gallina (vongola comune). (https://www.torredelcerrano.it/il-mare/il-mare.html)
Proprio di fronte alla Torre, immerso fra le acque, si trova quello che da più di un ricercatore viene indicato come l’antico porto della città di Hadria, probabilmente di epoca romana.
L’esistenza a Cerrano del porto di Atri dall’antico Medioevo, viene menzionata per la prima volta in uno scritto del Sorricchio (“Il comune atriano del XIII e XIV secolo”, Atri 1983, doc. XIII, pagine 233-234), il quale ipotizzava che il culmine dell’attività di un porto in zona era intorno al VII secolo avanti Cristo. Anche il geografo augusteo Strabone, nei suoi scritti cita l’esistenza, in età romana, di un porto connesso con Atri presso la foce del fiume Matrinus (per alcuni possibile nome antico del torrente Cerrano).
L’Antico Porto del Cerrano
*il programma potrebbe subire delle variazioni
Ci vediamo presto!